Paragonato allo sbarco sulla Luna, atteso ormai da tutto il mondo, l’annuncio ufficiale dell’avvenuta sequenziazione del genoma umano è ora una realtà. Con una serie di conferenze stampa in tutto il mondo il consorzio pubblico Human Genome Project e l’azienda privata Celera Genomics annunceranno oggi la prima “bozza” della mappatura del patrimonio genetico umano. L’appuntamento più importante sarà quello di Washington dove Francis Collins, direttore del progetto pubblico che vede riuniti laboratori americani, inglesi, francesi, tedeschi e giapponesi, e Craig Venter, presidente della Celera, parleranno alla presenza di Bill Clinton. La corsa per svelare il contenuto del libro della vita – come è stato definito il genoma – sembra quindi essersi conclusa. Dopo le polemiche dei mesi scorsi sui differenti metodi utilizzati dai laboratori e dopo che la Celera ad aprile aveva battuto tutti sul tempo annunciando l’avvenuta sequenziazione, sembra ora che pubblico e privato uniscano le loro forze per rendere di dominio pubblico i loro risultati. La mappatura aiuterà in futuro a smascherare i meccanismi biologici alla base di numerose malattie e permetterà la realizzazione di nuove medicine. Ma questo non è che il primo passo. Per adesso infatti è come se i ricercatori avessero in mano i pezzi di un puzzle – il Dna contiene circa 3 miliardi di coppie di basi che formano fra i 30 e i 100 mila geni, nessuno ancora sa il numero esatto – senza sapere ancora come metterli insieme. La gara, quindi, è ancora aperta. (l.g.)