È italiana la squadra di astronomi che ha osservato l’esplosione cosmica più lontana mai vista finora. Si tratta di un lampo di raggi gamma (Gamma Ray Burst) lontano 12,7 miliardi di anni dalla Terra, che il team di Guido Chincarini dell’Osservatorio Astronomico di Brera (Inaf) ha osservato attraverso il Very Large Telescope in forza all’Eso, in Cile.
Il lampo, registrato per la prima volta il 4 settembre scorso e denominato GRB050904, ha fatto segnare una magnitudo pari a 17,5, cioè almeno 25 volte più elevata del normale. “In pochi minuti”, spiega Chincarini, “è stata sprigionata un’energia 300 volte più potente di quella che il Sole libera nell’arco della sua vita pari a diecimila milioni di anni”. I Gamma Ray Burst in genere annunciano l’esplosione delle stelle più voluminose nel momento in cui queste collassano nei buchi neri.
I dati raccolti dal satellite Swift, realizzato dalla Nasa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, tra le 24 e le 26 ore dopo l’inizio del lampo hanno permesso di determinare la distanza a cui l’esplosione è avvenuta e di capire che ha avuto luogo quando il nostro Universo era estremamente giovane, ad appena 900 milioni di anni di età. La scoperta, oltre che ad aprire scenari nuovi per la comprensione dell’età dell’Universo, può svelare le condizioni fisiche che hanno permesso l’espansione dell’Universo. (a.c.)