Basta vedere cosa sta accadendo nella vicina e popolarmente calda Spagna, e in particolar modo a Madrid, sepolta dalla neve, per capire che l’inverno che ci aspetta sarà anomalo e molto rigido. Almeno nei prossimi giorni. Secondo i meteorologi si sta infatti verificando un comportamento anomalo del vortice polare, una vasta area di bassa pressione caratterizzata da aria gelida che si trova nella stratosfera sopra il polo Nord, che potrebbe nelle prossime settimane portare un clima particolarmente gelido e nevoso anche negli Stati Uniti, nel Nord Europa e nell’Asia orientale.
Colpa dei cambiamenti climatici
L’anomale del vortice polare sta non tanto nella sua azione in questo periodo dell’anno, quanto nel suo oscillare e frammentarsi che porta a ondate di gelo e neve verso Sud. Probabilmente, spiega in un’intervista rilasciata a Live Science Judah Cohen, direttore delle previsioni stagionali di Atmospheric and Environmental Research in Massachusetts, un effetto legato ai cambiamenti climatici nell’Artico, area che si sta riscaldando più velocemente di qualsiasi altra regione del mondo. E sarebbero proprio le temperature più elevate in questa regione ad alterare e spostare il vortice polare.
Ondate di gelo
Secondo uno studio pubblicato da Cohen e il suo team di ricerca su Nature Climate Change nel 2019, infatti, una minore copertura di ghiaccio artico – come osservato nei mesi scorsi – porta a un aumento dell’umidità che migra dal mare verso l’interno, in Siberia. Questa umidità, una volta diventata neve, riflette il calore nello spazio e rende la Siberia più fredda del normale, in un processo che blocca una fascia termica nella troposfera e che può destabilizzare il vortice polare e causare, di conseguenza, inverni più freddi a est delle Montagne Rocciose negli Stati Uniti, nel Nord Europa e nell’Asia orientale.
Il vortice polare
Non tutti gli esperti, tuttavia, sono d’accordo con questa associazione tra neve e vortice polare, ma piuttosto ritengono che la causa dell’indebolimento e oscillazione del vortice polare sia dovuta ai cosiddetti eventi di riscaldamento stratosferico improvviso (Ssw), che possono riscaldare la stratosfera fino a 50 gradi centigradi nel giro di pochi giorni e avere importanti ripercussioni sul vortice polare. Secondo le previsioni, infatti, il 5 gennaio scorso, i venti in senso antiorario del vortice polare hanno invertito la loro direzione (l’indizio di un improvviso evento di riscaldamento atmosferico) e il vortice si è spostato dalla sua posizione abituale, verso l’Europa e il Nord Atlantico, dove potrebbe portare aria gelida ancora nei prossimi giorni.
Via: LiveScience