Il Ghana approva un nuovo vaccino contro la malaria

zanzara malaria
(crediti: Егор Камелев via Unsplash)

Solo nel 2021, la malaria ha causato la morte di oltre 600 mila persone, principalmente bambini sotto i 5 anni di età. Si tratta di una malattia che colpisce soprattutto alcune aree del nostro pianeta: secondo il World Malaria Report 2022 dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), circa il 96% dei decessi a livello globale si è infatti verificato in 29 Paesi. Di questi, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Repubblica Unita di Tanzania messe insieme hanno contato circa la metà delle morti totali. Oggi potremmo avere un’arma in più per combattere questa battaglia: si chiama R21/Matrix-M il vaccino sviluppato dall’università di Oxford (Regno Unito), per cui la Food and Drugs Authority ghanese ha appena approvato l’utilizzo, per il momento nei bambini di età compresa fra i cinque e i 36 mesi.


L’Oms approva il primo vaccino contro la malaria: ecco come funziona


Le nostre armi contro la malaria

Già da ottobre del 2021, l’Oms raccomanda l’uso di un altro vaccino, l’RTS,S/AS01, nei bambini che vivono in regioni a rischio alto o moderato per la trasmissione della malaria. Si tratta del primo vaccino antimalarico approvato (già autorizzato nel 2015 dall’Agenzia Europea dei Medicinali, Ema) e mostra un’efficacia di circa il 30% nel ridurre la probabilità di sviluppare la malattia grave. Combinato con le altre terapie preventive esistenti, RTS,S/AS01 costituisce sicuramente un importante strumento. Nel frattempo, la ricerca è andata avanti con lo scopo di ottenere un vaccino che raggiungesse l’obiettivo del 75% di efficacia fissato dall’Oms.

Il nuovo vaccino

Alla fine dello scorso anno erano stati pubblicati i risultati degli studi clinici in doppio cieco di fase 1/2b, durante i quali R21/Matrix-M aveva dimostrato un elevato livello di sicurezza ed efficacia. Attualmente il vaccino è sottoposto agli studi clinici di fase tre in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania, per i quali sono stati coinvolti 4800 bambini. Come dicevamo, la Food and Drugs Authority ghanese ne ha appena autorizzato l’utilizzo nei bambini di età compresa fra i cinque e i 36 mesi, che costituiscono il gruppo di età a più alto rischio di morte per malaria. “Questo – dice Adrian Hill, ricercatore capo per il programma R21/Matrix-M e direttore del Jenner Institute presso il Nuffield Department of Medicine dell’università di Oxford – segna il culmine di 30 anni di ricerca per il vaccino contro la malaria all’università di Oxford, con la progettazione e la fornitura di un vaccino altamente efficace che possa essere fornito su scala adeguata ai Paesi che ne hanno maggiormente bisogno”. Secondo quanto riportato, infatti, R21/Matrix-M potrà essere prodotto su grande scala a costi moderati.

La formulazione

A contribuire all’elevata efficacia del vaccino sarebbe la presenza della cosiddetta Matrix-M, un adiuvante a base di saponine prodotto da Novavax, che potenzierebbe la risposta immunitaria e la renderebbe più duratura. La tecnologia, già utilizzata nel vaccino Novavax contro il Covid-19, servirebbe a favorire il riconoscimento dell’antigene (quello che attiva la risposta immunitaria) da parte dei linfonodi che si trovano in prossimità del sito di iniezione.

“La malaria è una malattia potenzialmente letale che affligge le popolazioni più vulnerabili nella nostra società e rimane una delle principali cause di morte infantile”, spiega Adar Poonawalla, Ceo del Serum Institute of India Pvt Ltd., che ha fornito il vaccino. L’istituto indiano, che è uno dei maggiori produttori di vaccini nel mondo, ha stabilito una capacità produttiva potenziale di oltre 200 milioni di dosi all’anno. Sviluppare un vaccino che abbia un forte impatto nella lotta contro questa malattia, prosegue Poonawalla, è stato straordinariamente difficile: “L’approvazione per l’utilizzo in Ghana del vaccino antimalarico R21/Matrix-M costituisce una pietra miliare nei nostri sforzi per combattere la malaria nel mondo. Rimaniamo fermi nel nostro impegno di aumentare la produzione del vaccino al fine di soddisfare le esigenze dei Paesi con un’elevata incidenza di malaria”.

Via: Wired.it

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