Ora abbiamo la conferma: Giove è circondato da anelli, proprio come Saturno. Sono così poco appariscenti, che neppure il telescopio più potente può localizzarli. Furono avvistati per la prima volta dal Voyager nel 1979, ma la loro origine è rimasta per vent’anni un mistero. La soluzione ora viene dalla sonda Galileo, che ha mostrato come essi siano ben più numerosi e complessi di quanto si credesse. Ma soprattutto, ha rivelato la loro stretta connessione con l’orbita delle lune del pianeta, confermando così in modo inequivocabile la teoria di Joseph Burns, astronomo della Cornell University. Granuli di polvere cosmica e frammenti di comete e asteroidi verrebbero trascinati dalla forza di gravità di Giove verso le sue lune, di forma irregolare, a una velocità di circa 15 chilometri al secondo. Colpendo quindi violentemente le lune, creerebbero nuvole di polvere che si trasformerebbero poi in anelli così poco appariscenti da lasciarsi attraversare dalla luce delle stelle. “E’ assai probabile che anche altri pianeti possiedano anelli analoghi. Potranno esserci molto utili per capire come si è formato il nostro Sistema solare”, conclude Burns. (c.d.m.)