Le onde elettromagnetiche di bassissima frequenza hanno un effetto biologico sulle cellule umane che potrebbe contribuire all’insorgere del cancro. È questo il risultato di una ricerca condotta presso la Michigan State University e pubblicata sul numero di ottobre di Enviromental Health Perspective. Nello studio i ricercatori hanno analizzato gli effetti di campi elettromagnetici a bassa frequenza su cellule cancerose di topi. Queste cellule, se sottoposte esclusivamente a trattamenti chimici, producono una quantità nota di emoglobina. Aggiungendo anche l’esposizione a onde elettromagnetiche di 60 hertz, invece, tale produzione è risultata alterata: dopo quattro giorni, infatti, nel 35 per cento dei topi si è registrato un aumento del processo di proliferazione delle cellule. Campi elettromagnetici con queste caratteristiche, non inducendo mutazioni genetiche, non sarebbero però responsabili diretti della formazione del tumore. Ma, in presenza di altri fattori, potrebbero contribuire all’insorgere della malattia, come sostenuto da James E.Trosko, direttore della ricerca. (ma.gia.)