I numeri del tornado in Oklahoma

24 morti e 230 feriti. Interi quartieri distrutti, case ed edifici rasi al suolo. È questo il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, del passaggio del tornado su Moore e Oklahoma City, nel cuore degli Stati Uniti. Si è trattato di una tempesta a supercella che ha fatto scempio della città lasciandosi dietro una scia di devastazione larga tre chilometri e lunga oltre venti. E ora è tempo di fare le prime riflessioni sulla tragedia, come di consueto durante la quiete dopo la tempesta.

Il tornado che ha distrutto i sobborghi di Oklahoma City, appunta il New Scientist, non era più grande, più forte o più duraturo di altri. Allora perché è stato così distruttivo? Prima di provare a dare una risposta, analizziamo qualche dato quantitativo. Anzitutto, la dimensione: Moore aveva un diametro di circa tre chilometri; il tornado Hallam, che ha colpito il Nebraska nel 2011, ricordato come la tempesta più estesa mai osservata, ne misurava quattro. Poi la potenza. Il National Weather Service degli Stati Uniti ha piazzato Moore in quarta posizione nella scala Enhanced Fujita. E, infine, la durata. Moore è rimasto sul suolo per 40 minuti. Il tornato più lungo mai registrato, il Tri-State, durò addirittura tre ore e mezzo.

Torniamo dunque alla domanda originaria. Nel 1999, un tornado addirittura più potente di Moore colpì la stessa area. Eppure questa volta i danni sono “più del doppio”, sostiene Jeff Masters, del servizio meteo internet Weather Underground. Il nocciolo della questione sta nella tempistica degli eventi, secondo gli esperti. Quattordici anni fa, la tempesta colpì Oklahoma City di sera, quando la maggior parte delle persone stava guardando la televisione a casa e potè sentire l’allarme in tempo reale. Il tragico bilancio di Moore sarebbe dovuto al fatto che l’evento si è verificato nel mezzo di un pomeriggio lavorativo e molti non si sono accorti dell’avvertimento.

Cè dell’altro. In molte abitazioni dell’Oklahoma mancano rifugi per tempeste simili. “È molto più conveniente gettare un po’ di calcestruzzo per costruire una casa che scavare un seminterrato”, dice David Schultz della University of Manchester. Rischioso, ma comprensibile, aggiunge l’esperto. Nonostante l’Oklahoma si trovi nel bel mezzo della Tornado Alley.

Via: Wired.it

Credits immagine: NASA/Goddard/Jeff Schmaltz/MODIS Land Rapid Response Team

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