Il cervello vede in differita

Tutti noi viviamo nel passato. Esattamente di 80 millisecondi, il tempo di un battito di ciglia. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Science da David Eagleman e Terrence Sajnowsky, del californiano Salk Institute for Biological Studies. Per i due scienziati, la percezione funziona come uno show televisivo: pensiamo che sia in diretta, ma in realtà la trasmissione è ritardata di circa tre secondi. E anche il cervello “tratta” in differita ciò che gli occhi vedono. Per dimostrare la loro teoria, Eagleman e Sajnowsky si sono serviti di un fenomeno ottico conosciuto come “flash-lag”. Se una luce lampeggiante viene messa al centro di un anello in movimento, guardandola, si ha l’impressione che il flash provenga da una zona al di fuori del cerchio. E questo fenomeno accade qualunque sia la direzione del moto: è come se, per l’osservatore, la luce “inseguisse” sempre l’anello nello spazio. In particolare, se il cerchio viene fermato, la luce viene vista al centro. “Ciò significa – afferma Eagleman – che il nostro cervello inizia a immaginare il futuro di un evento ancora prima di elaborare consapevolmente ciò che ha appena visto”. E quindi ciò che vediamo è in differita di 80 millisecondi, tempo nel quale il cervello è impegnato a “predire” il futuro. (v.cam.)

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