Chi non ha sperimentato la difficoltà nel gestire centinaia di foto scattate con la macchina digitale? Ora un software sperimentale, sviluppato dall’Università di Washington, in collaborazione con Microsoft, permette di sfruttarle in modo più originale: grazie a Photo Tourism, tante immagini scattate di una singola scena possono formare un mondo virtuale tridimensionale. L’ispirazione è venuta da Flickr, il noto sito per la condivisione di fotografie, che oggi conta più di 200 milioni di immagini. Digitando per esempio “Fontana di Trevi”, si trovano più di 11.000 fotografie ed è piuttosto frustrante visualizzarle pagina dopo pagina.
Così i ricercatori hanno sviluppato un software che analizza ogni immagine e calcola dove è stata scattata. Il programma ricerca dei piccoli dettagli comuni a foto diverse e li usa per mettere le immagini a confronto, in modo poi da riunirle in 3D. Il risultato è un quadro della scena originaria composto da tante piccole caselle, messe al posto giusto, contenenti le foto originarie. L’effetto è quello di un videogioco: muovendosi a destra e a sinistra o ingrandendo un particolare, si possono visualizza le fotografie ad alta risoluzione. “Il software va oltre la semplice organizzazione di album fotografici”, spiega Seitz. Potrebbe diventare, per agenzie immobiliari, musei e alberghi, un modo per creare tour virtuali di grande impatto.
Al momento, l’interfaccia di Photo Tourism presenta ogni foto come una piccola casella, con le immagini che sfumano l’una nell’altra. Ma i ricercatori intendono creare un’interfaccia ancora più fluida, sul modello dei software di Microsoft e Google che mostrano le città prese da angolazioni diverse. L’impressione sarà quella di navigare in un mondo tridimensionale. (m.g.)