I test utilizzati per saggiare la sicurezza degli Ogm potrebbero non essere così sicuri. O almeno quelli che la Gran Bretagna ha utilizzato per accettare l’immissione sul mercato del mais T-25, una varietà capace di resistere al glufosinato, uno degli erbicidi più utilizzati in agricoltura. Lo ha detto alla Bbc Lord Alan Gray, direttore dell’Advisory Committee on Release to the Environment (Acre), lo stesso organismo che nel 1996 autorizzò la commercializzazione del mais gm. L’inchiesta condotta dall’emittente inglese, rivela che gli studi di laboratorio su ratti e polli avevano dato risultati controversi. Sembra infatti che le galline nutrite con il mais gm mostrassero un tasso di mortalità doppio rispetto a quello dei polli che mangiavano mais normale. Ma lo studio non venne preso in considerazione quando si autorizzò il rilascio del mais T-25. Lord Alan Gray ha ammesso che i risultati di questa ricerca andrebbero riconsiderati e che forse i test di sicurezza finora usati non accertano i rischi legati al rilascio del mais gm. (t.c.)