Mucca pazza a chi?

Un gruppo di scienziati americani e giapponesi è riuscito a creare in laboratorio alcuni bovini immuni dal morbo della mucca pazza, eliminando alla radice il prione, la proteina alterata responsabile della malattia. Il progetto, riportato su Nature Biotechnology di gennaio, è stato coordinato da Yoshimi Kuroiwa e Kirin Brewery e ha prodotto 12 capi di bestiame che hanno raggiunto in ottima salute i 20 mesi di età.

Il morbo della Bse (encefalopatia spongiforme bovina) è causato da una proteina malformata conosciuta come prione che Kuroiwa e colleghi hanno eliminato in bovini geneticamente modificati. Non conoscendo la funzione di questa proteina nella sua forma corretta gli scienziati non sapevano con certezza se i capi creati in laboratorio sarebbero stati sani. Un approfondito esame clinico degli animali all’età di 20 mesi ha mostrato che sono in salute, e alcuni test di laboratorio sui loro tessuti cerebrali hanno verificato la resistenza alla patologia: significa che molto probabilmente gli animali non potranno contrarre il morbo. Per confermarlo i ricercatori hanno iniettato cellule infette nei cervelli di alcune di questi animali ‘resistenti’ ma, dal momento che la malattia è molto lenta a svilupparsi, risultati certi si avranno solo tra qualche anno.

Per il momento le 12 mucche, in apparenza del tutto identiche alle altre, non saranno destinate alla macellazione, ma alla fabbricazione di latticini e soprattutto alla riproduzione. La speranza è infatti quella di creare una linea genetica interamente resistente alla patologia. (m.r.)

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