Si chiama Auvelity ed è la prima pillola antidepressiva a effetto rapido approvata dalla Food and drug administration (Fda), che si è espressa al riguardo lo scorso 19 agosto. Lo annuncia in una nota Axosome Therapeutics, l’azienda statunitense produttrice del farmaco: costituito da due diversi principi attivi, il bupropione e il destrometorfano, Auvelity, per la prima volta in oltre 60 anni, avrebbe un meccanismo differente dalle terapie antidepressive finora utilizzate, promettendo di trattare la depressione maggiore negli adulti in minor tempo, con un effetto prolungato e con meno effetti collaterali.
Cos’è la depressione maggiore e come si cura
Il disturbo depressivo maggiore (o depressione maggiore) è un disturbo debilitante e cronico caratterizzato da umore basso, incapacità di provare piacere, bassi livelli di energia e altri sintomi emotivi e fisici che sono in grado di compromettere la salute mentale e fisica delle persone che ne sono affette, oltre che aspetti fondamentali della vita come la socialità, il lavoro, l’istruzione; nei casi più gravi, la depressione può condurre al suicidio. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in Italia circa il 6% della popolazione adulta riferisce di avere sintomi depressivi e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la depressione è la principale causa di disabilità in tutto il mondo, contribuendo in modo determinante al carico globale delle malattie.
Depressione, nuovi indizi sul funzionamento del sistema della serotonina
Per la cura della depressione maggiore tra i principi attivi attualmente disponibili vi sono i cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina: questi farmaci funzionano, appunto, ostacolando l’azione dei recettori che, all’interno del cervello, hanno lo scopo di rimuovere la serotonina rilasciata dalle cellule del sistema nervoso, neurotrasmettitore responsabile, tra le altre cose, dei circuiti del piacere e del tono dell’umore. Tuttavia, questo tipo di farmaci mostra effetti antidepressivi solo dopo diverse settimane di trattamento e, in molti casi, il dosaggio deve essere ottimizzato o devono essere combinati più farmaci tra loro per ottenere il massimo beneficio terapeutico. Non solo: quasi i due terzi dei pazienti con depressione trattati con i medicinali al momento disponibili riportano di non sperimentare adeguati effetti benefici, rendendo necessaria la ricerca di nuove terapie.
Vantaggi e svantaggi del nuovo farmaco
Auvelity, in effetti, è il primo medicinale orale a essere approvato per il trattamento della depressione maggiore che ha un meccanismo d’azione diverso dai principi attivi finora disponibili. Le molecole di cui è costituito il farmaco, agiscono su una specifica classe di recettori del cervello (i cosiddetti recettori ionotropici del glutammato) che hanno un ruolo fondamentale nella plasticità neuronale, e su un altro recettore cerebrale chiamato sigma-1. Non è chiaro l’esatto meccanismo molecolare di Auvelity, ma gli studi clinici di cui è stato protagonista per provarne la sicurezza e l’efficacia hanno mostrato che il farmaco è in grado di ridurre in maniera significativa i sintomi depressivi rispetto al placebo, già durante la prima settimana di utilizzo, con risultati prolungati nel tempo. Inoltre, dagli studi clinici è emerso che il trattamento con il nuovo farmaco non è stato associato all’aumento di peso, uno degli effetti collaterali indesiderati maggiormente riportati dagli utilizzatori degli attuali antidepressivi.
L’azienda produttrice spera che il nuovo medicinale non solo sia in grado di offrire effetti antidepressivi più rapidi e prolungati rispetto agli altri antidepressivi approvati finora, ma anche di presentare una concreta soluzione alternativa per tutti quei pazienti che traggono poco giovamento dalle attuali opzioni di trattamento, aumentando in questo modo l’efficacia complessiva del farmaco rispetto agli altri. Eppure non mancano le riserve: come riporta GlobalData Healthcare, Axsome non ha ancora annunciato il prezzo per questo farmaco, ma probabilmente si tratterà di un medicinale piuttosto costoso (GlobalData prevede un prezzo di oltre mille dollari l’anno) rispetto agli antidepressivi disponibili attualmente: si ipotizza, quindi, l’impiego di Auvelity come farmaco di seconda linea, qualora non funzionino le terapie disponibili, di gran lunga più economiche.
Via: Wired.it
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