“Lei fa del populismo!”: una volta sarebbe stato imbarazzante per un politico sentirselo dire. Ma i tempi cambiano e nell’era dei social è veramente difficile per chi è alla ricerca del consenso non cedere alla demagogia. Sarà per questo che alcuni dei più seguiti leader politici italiani sono tutti social populist, almeno su Facebook. Anche se ognuno a modo suo: si va dal populismo integrale e sfrontato di Matteo Salvini a quello moderato di Matteo Renzi o di Silvio Berlusconi e a quelli più soft di Luigi Di Maio e di Giorgia Meloni. A dirlo è uno studio delle Università di Pisa e di Milano che ha monitorato le interazioni su Facebook dei cinque politici italiani, pubblicato sulla rivista Palgrave Communications del gruppo Nature.
Il populismo social di 5 leader politici italiani
Nel linguaggio politico, il populismo è un atteggiamento ideologico che esalta in modo demagogico il popolo come depositario di valori esclusivamente positivi, contro un’ élite ritenuta incapace e corrotta.
Gianpietro Mazzoleni dell’Università di Milano e Roberta Bracciale dell’Università di Pisa volevano capire quanto populismo ci fosse nella comunicazione social dei politici italiani. Hanno quindi registrato e monitorato per un anno tutte le interazioni su Facebook di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi. Per un totale di 3.725 post, condivisi a partire dal mese di ottobre del 2016.
La scelta è caduta su Facebook perché è un social molto utilizzato. “In Italia gli utenti di internet sono circa 43 milioni, di cui 34 milioni attivi, anzi, molto attivi su Facebook”, spiega Roberta Bracciale del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano. “Nel periodo analizzato”, va avanti la ricercatrice, “i profili dei cinque leader hanno ricevuto in totale 53 milioni interazioni, fra mi piace, reazioni, commenti e condivisioni”. Il minimo delle attività per post è stato di 7.000 interazioni, nel caso di Giorgia Meloni, fino a un massimo di 25mila per Matteo Salvini.
Per definire il grado di populismo dei vari leader i ricercatori si sono concentrati sui post più condivisi e quindi più visibili, 934 in tutto (Berlusconi, 66; Di Maio, 283; Meloni, 216; Renzi, 156; Salvini, 213). “Abbiamo costruito un indice di populismo sulla base di tre indicatori, cioè la retorica dell’appello al popolo, l’attacco all’élite e l’attacco all’altro come nemico”, spiega la ricercatrice. A partire da questi indicatori, il team ha valutato il posizionamento dei cinque politici italiani.
5 sfumature di populismo
Le comunicazioni sui social dei cinque politici italiani sono risultate tutte in qualche modo connotate da tratti populisti. Nella classifica, Matteo Salvini è campione di bold populism: un populismo integrale, tridimensionale. Nei suoi post si ritrovano infatti i tre elementi chiave della propaganda populista: attrarre le persone, attaccare l’élite e ostracizzare gli “altri”. Il populismo di Matteo Renzi e quello di Silvio Berlusconi risultano invece moderate, comprendendo soltanto due dei tre elementi.
“La retorica di Salvini è un ottimo esempio di populismo completo, prosegue Bracciale: “Utilizza più degli altri tutte le argomentazioni populiste riconducibili ai tre indicatori che abbiamo individuato. La comunicazione di Berlusconi e di Renzi, invece, ha un livello di populismo moderato, mentre quella di Meloni e Di Maio è un populismo più soft“.