Quali sono gli effetti sugli astronauti delle radiazioni nello spazio? Se ne parlerà in Italia, ad Arona dal 27 al 31 maggio, durante il primo convegno internazionale sulle radiazioni spaziali, organizzato dalla Nasa, dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dall’Istituto Scientifico Europeo (Ise). Una volta fuori dalla protezione dell’atmosfera, infatti, gli astronauti sono “investiti” da particelle con cariche pesanti ad alta energia, come gli ioni del ferro. Basta pensare che in un solo giorno sulla Stazione Internazionale Spaziale gli astronauti assorbono una “dose” di particelle pari a quella assunta in diversi mesi sulla Terra. Durante il convegno si discuterà anche delle più recenti scoperte nel campo della “radiazione” cosmica e del loro contributo alle terapie per combattere il cancro. In Italia, per esempio, la fondazione Tera studia da diversi anni una tecnica innovativa – l’adroterapia oncologica – che usa fasci di particelle simili a quelle che minacciano la salute degli astronauti per combattere i tumori. Ampio spazio verrà dedicato anche ai progetti dell’Asi tra i quali Altea, che indaga i “lampi di luce” osservati dagli astronauti dovuti al passaggio di ioni pesanti veloci sulla retina, e Cream, realizzato in collaborazione con Nasa e Tera, che sfrutta un sistema di lenti magnetiche per risolvere il problema della schermatura alle radiazioni nei voli interplanetari. (m.g.)