La più piccola provetta da laboratorio del mondo ha un diametro interno di soli 1,2 nanometri, cioè milionesimi di millimetro, è lunga circa 2000 nanometri e ha un volume di appena 10-24 litri. L’hanno creata i ricercatori dell’Università di Oxford e dell’Università di Nottingham. La provetta è in realtà un nanotubo di carbonio, che i ricercatori hanno riempito con molecole di ossido di fullerene. Si tratta di strutture di carbonio a forma di pallone da calcio, cui viene aggiunto un singolo atomo di ossigeno, che permette ai vari fullereni di legarsi tra loro, o polimerizzare. Condizionate dalla forma della provetta, gli ossidi di fullerene hanno polimerizzato in modo ordinato. Il punto cruciale della ricerca, pubblicata su Chemical Communications, è proprio la possibilità di ottenere una reazione controllata, in cui le provette non interferiscono chimicamente con il processo di polimerizzazione. I ricercatori ritengono che questo processo potrebbe essere utilizzato per generare materiali con nuove proprietà elettroniche e magnetiche, oppure componenti per computer quantistici. (f.mu.)
