Quel bosone è proprio l’Higgs

Dopo quello del 4 luglio dello scorso anno, forse il giorno da ricordare per la scoperta del bosone di Higgs sarà oggi, 6 marzo 2013. Perché se quello della passata estate era stato un annuncio, malgrado l’entusiasmo, piuttosto cauto circa la scoperta di una particella che molto probabilmente era il super-ricercato bosone, oggi alla conferenza di Moriond a La Thuile, in Valle d’Aosta, è arrivata la conferma: è proprio la sfuggente particella di dio quella trovata al Cern grazie agli esperimenti Atlas e Cms, svolti presso Lhc (ora in pausa per un paio di anni per manutenzione e aggiornamenti).

A luglio dello scorso anno, nel corso di una attesissima conferenza trasmessa online in diretta mondiale, gli entusiasmi, per quanto elevati erano stati contenuti. Si era parlato di una ragionevole certezza circa l’identificazione di una nuova particella proprio con il bosone di Higgs, con il Cern che non sbilanciava del tutto, scrivendo “ forti indicazioni della presenza di una nuova particella attorno alla regione di massa di 126 GeV”, quella ipotizzata per l’Higgs appunto.

Oggi però anche le ultime riserve sembrerebbero essere state sciolte, e i timori delle misure non combacianti, annunciate lo scorso dicembre, accantonati, grazie alla presentazione di ulteriori dati acquisiti attraverso gli esperimenti di Lhc. Gli scienziati infatti hanno continuato ad analizzare le informazioni sul bosone di Higgs, focalizzando l’attenzione in particolare sui tassi con cui la particella decade in altre particelle, come preannunciato dal Cern alla vigilia della conferenza.

I risultati confermerebbero quindi che si tratti davvero della particella che dà massa a tutte le altre. Ma non solo. I risultati presentati oggi infatti candidano Higgs a ricoprire anche un altro ruolo, secondo quanto è trapelato finora in Rete dalla conferenza di La Thuile, ovvero a quello di particella con ruolo chiave nell’aver guidato le fasi iniziali dell’ espansione dell’Universo, perché come previsto, il bosone ha spin uguale a zero.

Cosa significhi tutto questo lo spiega il vicepresidente dell’Infn Antonio Masiero: “ Questo è rilevante non solo perché conferma che il bosone trovato possiede una caratteristica cruciale del bosone di Higgs del Modello Standard, cioé che ha spin zero, ma potrebbe essere anche di grande rilevanza per un possibile ruolo giocato dal bosone di Higgs nelle primissime fasi dell’evoluzione dell’Universo, cioè subito dopo il Big Bang iniziale. Abbiamo molte indicazioni che frazioni di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang l’Universo ha avuto una fase di espansione fortemente accelerata, quella che è chiamata la fase di inflazione primordiale”. “L’inflazione è l’elemento-chiave per capire l’attuale dimensione spaziale dell’Universo e la sua longevità”, continua Masiero: ” cioè il fatto che l’Universo abbia quasi 14 miliardi di anni. Ebbene l’inflazione è stata probabilmente originata dalla dinamica di un bosone a spin zero chiamato ‘inflatone’. Alcune recenti teorie mostrano che il bosone di Higgs del Modello Standard potrebbe aver giocato il ruolo dell’inflatone divenendo quindi il motore cruciale nelle prime, decisive fasi di sviluppo del nostro Universo. Il fatto che il bosone trovato a Lhc abbia spin zero pone quindi questa particella nel ruolo di particella candidata a essere stata l’inflatone”.

Via: Wired.it

Credits immagine: 2011 CERN, for the benefit of the CMS Collaboration

1 commento

  1. Mai confondere l’identikit con la prova di colpevolezza. Se anche la particella che han visto (in mezzo a chissà quante altre) ha proprio le

    caratteristiche di quella teorizzata da Higgs, dove è scritto che la stessa possa fare le poco plausibili e poco chiare cose che si dicono

    faccia? (tipo il conferire massa ad altri…??…!!…???…)
    E poi, guarda caso, l’environment è lo stesso degli imbarazzanti neutrini più veloci della luce, dei superHiggs a 43 dimensioni (che però, negli

    acceleratori, li vogliono localizzare sempre in punti a tre dimensioni: x,y e z!) dove non si prende poi distanza da fantasmi inventati e non

    plausibili e mai trovati, come la materia oscura, l’energia oscura, l’etere ecc.. Ma dove siamo andati a finire…………..

    http://altrogiornale.org/news.php?item.8435.8

    Saluti.
    Leonardo Rubino.

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