Dei fossili provenienti da Norfolk, nel Regno Unito, gettano nuova luce sulla storia dei mammut in Europa, mostrando come, circa un milione di anni fa, esemplari provenienti dalla Siberia incontrarono quelli ancestrali europei. La scoperta, pubblicata su Science, rivoluziona quello che gli storici avevano finora creduto. Secondo le teorie tradizionali infatti le tre specie di mammut che hanno pascolato nei territori europei si sarebbero avvicendate senza mai incontrarsi: prima sarebbe vissuto quello ancestrale, quindi quello della steppa siberiana, e infine il mammut “lanoso”, scomparso circa 3500 anni fa. Gli autori dello studio, Andrei Sher della Russian Academy of Science di Mosca, e Adrian Lister dell’University College di Londra, hanno analizzato fossili in Siberia, Russia e nel resto d’Europa. Un lavoro che ha permesso loro di individuare nell’abbassamento di temperatura in due periodi critici dell’evoluzione dei grandi mammiferi la causa dell’emigrazione dei mammut siberiani verso sud, dove avrebbero incontrato gli esemplari europei. Col passare del tempo i nuovi arrivati, già ben adattati a climi freddi ostili, avrebbero rimpiazzato i mammut autoctoni, i quali però hanno lasciato la loro traccia genetica mediante probabili accoppiamenti fra le due specie. (e.g.)