Robot autosufficiente

    Un robot in grado di nutrirsi autonomamente di insetti per ottenere l’energia necessaria al movimento. È quanto è riuscito a realizzare Chris Melhuish con la sua squadra di esperti dell’Università di Bristol in Inghilterra: il prototipo si chiama Ecobot e mangia mosche. Ecobot è dotato di otto involucri contenenti una sorta di liquame con un’alta concentrazione di batteri anaerobici in grado di digerire, per mezzo di enzimi, la chitina contenuta nell’esoscheletro dell’insetto. Ecobot riesce così a metabolizzare la chitina ricavando le molecole di zucchero da impiegare nella produzione di energia. Attraverso lo zucchero, infatti, i batteri riescono a innescare un meccanismo che produce elettroni da utilizzare per generare una vera e propria corrente elettrica capace di far muovere il robot di circa dieci centimetri l’ora. Attualmente però il robot ha funzionato solo ed esclusivamente se alimentato manualmente, ma l’obiettivo della squadra di Melhuish è proprio quello di rendere Ecobot autosufficiente e in grado di predare le mosche attraendole con gli odori emessi dai liquami. (m.z.)

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