Forse è stata individuata la causa della più grande estinzione di massa da quando la vita è apparsa sulla Terra. A indicare il colpevole, il solfuro di idrogeno, è un team guidato da Lee Kump dell’università del Colorado, che ha sviluppato una nuova teoria. Infatti alla fine del Permiano, (circa 251 milioni di anni fa) ben il 95 per cento delle specie, animali e vegetali, morirono improvvisamente. L’altra grande estinzione di massa, quella dei dinosauri, coinvolse solo il 75 per cento degli esseri viventi. Ma mentre, nel secondo caso, la causa è imputata all’impatto di un grande asteroide, nel primo le spiegazioni date finora non sono state convincenti. Poiché si era osservata una diminuzione dei livelli di ossigeno nei fondali marini e sulle piattaforme continentali nel tardo Permiano, e contemporaneamente un aumento di anidride carbonica, si pensava che fosse questa la causa dell’estinzione degli animali, ma non si spiegava quella delle piante. Quindi i geologi hanno proposto che all’origine di questa estinzione ci fosse il solfuro di idrogeno, un gas letale per tutti gli esseri viventi anche in minime quantità, presente nei fondali marini perché prodotto dalla decomposizione di solfati per opera di batteri. Il solfuro di idrogeno, però, normalmente viene tenuto sottacqua dalla presenza dell’ossigeno. Ma venendo a mancare una notevole quantità di quest’ultimo gas il solfuro di idrogeno è emerso causando, secondo i ricercatori, la più grande estinzione di massa che la Terra ricordi. (si.t.)