Tag: biotecnologie
Antichi fermenti
Le biotecnologie, intese come capacità di sfruttare le caratteristiche degli organismi viventi per produrre sostanze utili, derivano da tecniche che risalgono a migliaia di anni fa. Gli uomini e le donne del Neolitico già sfruttavano, senza saperlo, le proprietà di alcuni microrganismi – come i batteri – per la fabbricazione della birra, del vino, dei formaggi e del pane
Dal laboratorio ai campi
A cominciare dagli anni Ottanta, i colossi dell’industria agroalimentare hanno visto aprirsi con le biotecnologie prospettive economicamente molto interessanti. Oggi, sono in produzione diverse varietà vegetali modificate, allo scopo di ottenere resistenza ai disagi ambientali, agli erbicidi, ai parassiti, migliori caratteristiche nutrizionali, maggiore conservabilità
Affari in provetta
La prima quotazione in borsa di una azienda biotecnologica risale al 1976. Da allora, nell’arco di poco più di vent’anni, le biotecnologie sono diventate un business mondiale. Con un giro di affari enorme: per il 2000 gli esperti prevedono un fatturato di 4.000 miliardi di lire, che potrebbe arrivare a 10.000 miliardi nel 2005
Questa mostra è solo un inizio…
La scienza ha imparato a manipolare direttamente il patrimonio genetico, molto meno a leggere la complessità dei viventi. I timori che le biotecnologie sollevano non dipendono dalla natura delle tecniche, ma dalle scelte che ne guidano lo sviluppo. Come, ad esempio, l’industrializzazione dell’agricoltura o una particolare concezione della salute e della malattia
Perché Geneticamente
Le biotecnologie fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, ma spesso il progresso tecnologico risulta molto più veloce della nostra capacità di comprenderlo. Geneticamente vuole fornire alcuni strumenti per imparare a conoscerne le tecniche, le finalità e i possibili rischi a cui stiamo andando incontro. Per poter valutare, discutere, giudicare. E scegliere
Piccoli ma ingegnosi
Batteri, lieviti muffe: l’industria alimentare oggi ne sfrutta su larga scala le proprietà. Uno degli obiettivi è quello di produrre sostanze alimentari attraverso la fermentazione. I ricercatori oggi utilizzano alcuni microrganismi, anche geneticamente modificati, per depurare le acque e il suolo da agenti inquinanti come petrolio e metalli pesanti
Il passaparola della vita
Le tecniche di incrocio usate dagli allevatori, gli studi di Mendel, l’osservazione dei cromosomi, la scoperta della struttura del Dna e del suo codice: sono le tappe principali che hanno portato a conoscere più da vicino il funzionamento della vita. Fino all’ingegneria genetica moderna, che interviene sul patrimonio ereditario di batteri, piante, animali
Guarda, è una doppia elica
E’ il 25 aprile 1953: sulla prestigiosa rivista Nature appare un articolo destinato a segnare l’inizio di un’epoca. James Dewey Watson e Francis Harry Compton Crick propongono per la prima volta una struttura per l’acido nucleico. Ecco come Friedrich Cramer, direttore dell’Istituto Max Plank di Gottinga, ricorda quel periodo
Geni e sregolatezza
Le prime direttive europee risalgono al 1990. Da allora il Consiglio d’Europa ha approvato nel 1998 un regolamento sull’etichettatura degli alimenti transgenici, e nello stesso anno il Parlamento europeo ha varato una Direttiva sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Discussioni, polemiche, conflitti di interessi. Molte le questioni ancora aperte