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Inquinamento, le due facce del Bit
L’entusiasmo per i successi della new economy rischia di far passare in secondo piano il declino ambientale che vive il nostro pianeta. E’ il monito contenuto nel rapporto annuale del Worldwatch Institute. Per certi aspetti – tossicità dei prodotti chimici, smaltimento, consumo – anche le nuove tecnologie contribuiscono ad alimentare il degrado, ma proprio un loro uso più oculato può aiutare a combattere l’inquinamento. Il rapporto 2000 individua tre possibili vie per un’interazione sostenibile: impatto ambientale, monitoraggio ed elaborazione di modelli, condivisione delle informazioni attraverso le reti. Ecco come
Internet dalle colonnine, senza fili
Una serie di ripetitori, dislocati per la città, che permettono di accedere a Internet o a Intranet. Con un protocollo assolutamente sicuro. Basta accendere il computer portatile per essere in Rete, con la propria azienda o con il world wide web. Tutto ciò è già realtà in Svezia, dove stazioni, ospedali, aeroporti, centri commerciali e alberghi si sono già attrezzati con le colonnine per i servizi wireless. Ecco tutti i segreti dell’esperimento svedese. Aspettando l’Umts
Riviste senza arbitri
Harold Varmus, premio Nobel per medicina nel 1989, annuncia la creazione di una nuova rivista scientifica, gratuita e online, che pubblicherà i propri articoli senza sottoporli al giudizio dei referee. Scopo: ridurre i costi di accesso ai risultati della biomedicina. Ma chi garantirà i lettori dagli errori e dalle frodi scientifiche? “L’importante è che queste pubblicazioni rimangano ben distinte da quelle normali”, risponde a Galileo Anna Maria Scarda, direttrice dell’Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica del Cnr di Roma
Facce da hacker
Dal quarantenne innamorato dell’informatica al ragazzino capace di programmare un server di rete. Al centro sociale romano Forte Prenestino nei giorni si sono riuniti centinaia di hacker per mettere a punto i temi di Hackmeeting 2000, che si terrà a giugno sempre nella capitale. Chi si aspetta assalti, intrusioni e misfatti vari, però, rimarrà deluso. Gli “smanettoni” nostrani discuteranno, tra l’altro, di freesoftware, libero accesso alle risorse web e problemi giuridici legati alla rete. Con la curiosità di sempre e un po’ di diffidenza. Galileo è andato a vedere
Filemazio tutto da sfogliare
Quanto è veloce l’Adsl?
Asymmetric Digital Subscriber Line è la nuova tecnologia divenuta sinonimo di Internet superveloce. Messa a punto nel 1998, dallo scorso anno è disponibile anche in Italia. In cambio di un canone annuale – e quindi senza pagare gli scatti – promette una connessione di 640 Kb al secondo in entrata e 128 Kb in uscita attraverso il normale doppino telefonico. Promette, appunto, perché nella pratica le cose non stanno esattamente così, visto che molto dipende dal tipo di connessione fra i provider e la Telecom. E succede che talvolta l’autostrada può tramutarsi in un viottolo sterrato. Galileo vi spiega perché
Toccare il cielo con le dita
Lotte di copyright
Un giovane norvegese interrogato dalla Motion Picture Association of America, un’azienda di distribuzione di musica on-line accusata dalla Recording Industry Association of America. Due casi, stessa imputazione: violazione dei diritti d’autore via Internet. Si ripropone la gara a “guardie e ladri” tra chi progetta meccanismi di protezione sempre più raffinati e chi invece cerca di forzarli. E in genere ci riesce
Il bit? E’ pulito e consuma poco
Il diffondersi di Internet potrebbe favorire un modello di sviluppo economico più rispettoso dell’ambiente. Lo afferma uno studio del Center for Energy and Climate Solutions che ha analizzato l’economia Usa nel periodo 1997-98: la crescita è stata in media del 4 per cento annuo, ma la domanda energetica è aumentata in modo impercettibile e l’emissione di gas serra è salita “solo” dello 0,2 per cento. Il merito? Dell’Information Technology, settore trainante ma a basso consumo energetico, e della rete che rende più efficiente tutto il ciclo produttivo
Connessi e felici?
Le comunicazioni del nuovo millennio possono ridurre il divario tra i paesi tecnologicamente avanzati e quelli in via di sviluppo: questa è l’opinione dei protagonisti dell’economia mondiale e di capi di Stato di molti paesi intervenuti a un simposio organizzato a Washington dalla Banca Mondiale. Galileo ha intervistato il direttore del programma infoDev