Tag: medicina e biotech
Così Google vuole studiare il corpo umano
Big G lancia uno studio estensivo per raccogliere informazioni genetiche e molecolari relative a esseri umani sani. L'obiettivo è di sconfiggere le malattie migliorando la prevenzione
Un bioreattore per produrre piastrine umane
Un gruppo di ricercatori americani è riuscito a ottenere delle piastrine umane da un bioreattore che simula il midollo spinale
Un “pancreas bionico” per il diabete di tipo 1
I ricercatori della Boston University e del Massachussets General Hospital hanno testato un sistema di controllo automatico della glicemia inserito sottopelle e collegato via wireless a un iPhone. Ecco i risultati
Una vagina biotech
Una soluzione contro una rara condizione in cui è assente il canale vaginale, realizzato a partire da cellule della vulva
Il trapianto di un cranio stampato in 3D
Eseguito il primo trapianto di una buona parte del cranio utilizzando una protesi stampata in 3D su una paziente di 22 anni. Ecco come sta oggi la paziente, a tre mesi dall'intervento
Il pacemaker high-tech che riveste il cuore
I ricercatori della University of Illinois at Urbana-Champaign hanno realizzato un foglio di silicone indossabile dal cuore. Servirà a scopo diagnostico e terapeutico
La mano artificiale con il tatto naturale
L'hanno messa a punto i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Il paziente che l'ha provata è riuscito a percepire forma e durezza degli oggetti che impugnava
Curare la calvizie con le staminali epiteliali
Un nuovo metodo presentato su Nature permette di produrre staminali epiteliali a partire da cellule dell'epidermide umana. Sui topi la tecnica ha permesso di generare follicoli piliferi funzionanti
Una stampante per una retina nuova
Ricercatori di Cambridge hanno creato cellule dell’occhio utilizzando una stampante a getto d’inchiostro. In futuro si potrebbero usare per curare diverse patologie degenerative
Contro il cancro il vaccino è batterico
È la scommessa di un nuovo filone di ricerca, che nasce dai lavori portati avanti oltre un secolo fa dal medico americano William Coley. Un articolo su Nature ne ripercorre la storia