La tavola periodica sta per cambiare, così

    tavola periodica
    (Foto: Vedrana Filipović su Unsplash)

    Manca ormai poco per rivoluzionare la tavola periodica così come la conosciamo. Gli scienziati del Lawrence Berkeley National Laboratory (California), infatti, hanno appena compiuto un importante passo in avanti per riuscire in un’impresa davvero ardua: sintetizzare un elemento superpesante, chiamato elemento 120, che potrebbe addirittura aggiungere un’intera riga (periodo) alla tavola periodica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Physical Review Letters.


    Tavola periodica, la sai l’ultima?


    La tavola periodica

    Ricordiamo che oggi ci sono 118 elementi che compongono la tavola periodica; dall’idrogeno, che ha un singolo protone nel nucleo, fino all’oganesson, che è stato ufficialmente nominato nel 2016 e ha almeno 294 particelle subatomiche racchiuse al centro dei suoi atomi (118 protoni e 176 neutroni). Tuttavia, i ricercatori sanno che, teoricamente, dovrebbero esserci elementi ancora più pesanti nell’Universo, riuscendo perfino a prevedere in che modo appariranno e agiranno. Tuttavia, per trovarli dobbiamo prima scoprire nuovi metodi che ci permettano di sintetizzarli sulla Terra. I due candidati elementi più promettenti sono l’elemento 119, chiamato ununennium, e l’elemento 120, noto come unbinilium, che sono così pesanti da non poter rientrare in nessuna dei sette periodi della tavola periodica.

    La sintesi dell’elemento 120

    Se si riuscisse a sintetizzarli, quindi, questi elementi potranno entrare a far parte di una nuova ottava riga della tavola periodica. Ed è proprio quello che i ricercatori hanno tentato di fare nel nuovo studio. Hanno dimostrato, infatti, una nuova tecnica per creare l’elemento superpesante livermorio (elemento 116) bombardando il plutonio-244, un isotopo del plutonio. La stessa tecnica, secondo gli esperti, potrebbe essere utilizzata per creare unbinilium: in questo caso, però, verrebbero sparati ioni di titanio agli isotopi del californio, che è più pesante del plutonio. “Questa reazione non era mai stata dimostrata, ed era essenziale dimostrare che fosse possibile prima di intraprendere il nostro tentativo di creare l’elemento 120”, ha spiegato l’autore principale dello studio Jacklyn Gates.

    Il mistero di ciò che non conosciamo ancora

    Riuscire nell’impresa di sintetizzare un nuovo elemento potrebbe richiedere parecchio tempo. Basta pensare che nello studio, ci sono voluti più di 22 giorni per creare solo due atomi di livermorio. “Pensiamo che ci vorranno circa 10 volte più tempo per produrre l’elemento 120 rispetto all’elemento 116”, ha commentato il coautore Reiner Kruecken. “Non sarà facile, ma ora sembra fattibile”. A rendere ancor più complessa la situazione è anche il fatto che solitamente gli elementi superpesanti, una volta formati, sono altamente instabili. Secondo i ricercatori, tuttavia, una volta che gli elementi raggiungono una specifica dimensione, possono raggiungere la cosiddetta “isola di stabilità”. La speranza, quindi, è quella che anche unbinilium possa raggiungerla. “Quando cerchiamo di creare questi elementi incredibilmente rari, ci troviamo al limite assoluto della conoscenza e della comprensione umana, e non vi è alcuna garanzia che la fisica funzioni come ci aspettiamo”, ha concluso la coautrice dello studio Jennifer Pore.

    Via: Wired.it

    Credits immagine: Vedrana Filipović su Unsplash