Mentre il Senato blinda l’articolo 3 del disegno di legge sul testamento biologico, continuando a negare la possibilità di rifiutare alimentazione e idratazione artificiali, i Radicali Italiani scendono in piazza per dar voce a quanti sono a favore di una legge che non imponga cure e trattamenti medici a chi non li vuole. Oltre 20 mila firme, infatti, sono state raccolte per una petizione al Parlamento in favore della legalizzazione dell’eutanasia e per una normativa liberale sul testamento biologico. Le adesioni saranno esposte pubblicamente il 26 marzo in una manifestazione organizzata da Radicali Italiani e Associazione Coscioni davanti alla sede del Senato (Palazzo Madama, ore 15) per seguire in diretta la votazione finale del ddl proposto dalla maggioranza.
A circa un mese e mezzo dalla morte di Eluana Englaro, esattamente il 24 marzo scorso, il Senato ha dato il via alle votazioni sugli emendamenti – in tutto 900, presentati in gran parte dal Pd e dai Radicali) – e sugli articoli del ddl “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento” (qui il link al ddl riportato sul sito dell’Associazione Coscioni) redatto da Raffaele Calabrò (Pdl).
Finora sono stati approvati l’articolo 1 sui principi generali e l’articolo 2 sul consenso informato. Approvato anche l’articolo 3, che stabilisce “Contenuti e limiti delle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat)”, senza modifiche sostanziali. E’ stato bocciato, infatti, l’emendamento a firma di Anna Finocchiaro (Pd) che chiedeva la possibilità per il paziente in condizioni estreme di fine vita di esprimersi anticipatamente sull’idratazione e l’alimentazione artificiale. Resta quindi nel testo l’obbligo di idratazione e alimentazione forzata. Il 26 marzo il Senato si pronuncerà sui restanti articoli (le fasi finali della votazioni possono essere seguite in diretta su Radio Radicale).
Intanto sono stati resi noti oggi in una conferenza stampa i risultati della raccolta firme condotta dall’Associazione Coscioni per presentare una delibera di iniziativa popolare per l’istituzione di un Registro dei testamenti biologici al Comune di Roma (lo stesso sta avvenendo in altri Comuni italiani). In un mese, dal 14 febbraio scorso, sono state raccolte oltre 8 mila (rispetto alle 5 mila necessarie), che saranno presentate la prossima settimana in Campidoglio. Se la delibera sarà approvata, il Comune creerà un Registro telematico dei testamenti biologici, dove archiviare le dichiarazioni anticipate in materia di trattamenti sanitari dei cittadini che lo desiderano. L’elenco avrebbe valore legale sia in caso di mancata approvazione della legge nazionale sia in caso di sue successive modifiche (vedi Galileo) (r.p.).