Dopo la risonanza mediatica dei casi di Dj Fabo e Davide Trentini, e all’indomani delle dichiarazioni di Marco Cappato, secondo il quale “quasi un italiano al giorno va a morire in Svizzera con il suicidio assistito”, è svolta sul biotestamento. Quando e se il disegno di legge verrà approvato in questa forma, infatti, sarà possibile per il paziente rifiutare accanimento terapeutico e nutrizione e idratazione artificiali. Ma il medico potrebbe comunque appellarsi a una sorta di obiezione di coscienza e rifiutarsi a sua volta, quindi, di eseguire le volontà del paziente, che potrà poi rivolgersi a un altro specialista. Queste sono le novità di ieri: la Camera ha appena approvato un emendamento al disegno di legge sul biotestamento, che regola la ultime fasi di vita del malato terminale, anche se ancora non è chiaro quando il disegno di legge nella sua interezza sarà votato (e quanto il testo finale sarà effettivamente fedele a quello ora a Montecitorio, dati i rimpalli che ci saranno tra Camera e Senato).