Per prevenire la diffusione dell’antrace e curare chi ne è colpito l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato alcune linee guida. Ecco in breve cosa è necessario sapere. Il Bacillus anthracis ha grandi capacità di resistenza all’ambiente circostante (sopravvive per anni o addirittura decenni), ed è endemico in diverse aree sub-Sahariane e asiatiche, in alcune zone dell’Australia, delle Americhe e in particolari nazioni dell’Europa meridionale. Colpisce soprattutto gli erbivori e, raramente, alcune specie di mammiferi e di uccelli. L’Oms raccomanda di isolare gli animali con i sintomi della malattia e sottoporre gli altri capi a controlli periodici. L’incenerimento delle carcasse infette e la vaccinazione degli armenti a rischio sono le migliori strategie di difesa. Per l’uomo sono tre le vie di contagio: cutanea (circa il 95 per cento dei casi), quando le spore entrano nella pelle attraverso una ferita; gastrointestinale, tramite il consumo di cibo infetto; polmonare, quando le spore sparse nell’aria vengono respirate. Le tre forme sono potenzialmente mortali se non curate, ma la terapia antibiotica è efficace se tempestiva. É preferibile bruciare i vestiti e il materiale potenzialmente infetto. Infine, il vaccino è consigliato soltanto per le persone a rischio. (d.d.v.)