Schermi ultrapiatti ad alta risoluzione per computer e televisori. E a costi particolarmente bassi. Tutto questo sarà possibile grazie ai nanotubi al carbonio, delle molecole di grandezza microscopica, misurata appunto nell’ordine del nanometro, e dalla forma tubolare. La buona novella viene dal Centro per i materiali avanzati della Buffalo University, NY, che ha sperimentato un’applicazione di questo materiale che permetterà di eliminare gli ingombranti tubi catodici. Un monitor tradizionale richiede infatti notevoli dimensioni di profondità, in quanto dal fondo del tubo a raggi catodici è emesso un fascio di elettroni che, per produrre l’immagine, deve bombardare ciascun pixel muovendosi continuamente. Per coprire l’intera lunghezza e larghezza dello schermo è necessaria una certa distanza fra la fonte degli elettroni e lo schermo stesso. Con la nuova tecnologia, invece, il tubo catodico è sostituito da un pannello posto immediatamente dietro allo schermo e realizzato con nanotubi, ognuno dei quali emette elettroni. I nuovi monitor avranno costi contenuti grazie ad una particolare tecnica di produzione e, assicurano i ricercatori, permetteranno una risoluzione maggiore rispetto ai monitor tradizionali. (d.c.)