Un chip contro i rapimenti

    Un occhio sempre vigile per proteggere le potenziali vittime di rapimenti. E’ quello del satellite che in futuro potrebbe essere utilizzato non solo per il global positioning, le telecomunicazioni mobili e la trasmissione di eventi sportivi in mondovisione, ma anche per funzioni di sicurezza. La compagnia americana Applied Digital Solutions ha proposto il lancio sul mercato di VeriChip, un minuscolo chip da impiantare sulle potenziali vittime in modo che il Gps sia in grado di localizzarle in ogni istante. Originariamente il chip era stato pensato per pazienti dalla storia clinica piuttosto travagliata per immagazzinarvi le informazioni mediche e consultarle in situazioni d’emergenza. “Una nuova esigenza di mercato che spinge in direzione del ‘tracking devices’ su base satellitare, ovvero dei dispositivi basati sul Gps per rintracciare una persona ovunque sul pianeta”, ha dichiarato il portavoce della Applied Digital Solutions. “La domanda è pressante soprattutto in America Latina, dove si è verificato un incremento nel numero di rapimenti negli ultimi anni”. La compagnia ha inoltrato la richiesta per ricevere l’approvazione da parte del governo americano, anche se ha sollevato anche delle polemiche per quanto riguarda la protezione della privacu degli individui. Intanto però i chips elettronici stanno invadendo non solo la nostra vita, ma addirittura il nostro corpo: ne esistono già alcuni in grado di analizzare minuto per minuto composizione e pressione sanguigna, altri che possono far funzionare gli arti anche se il sistema nervoso è stato danneggiato. Qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi che in futuro questi dispositivi saranno in grado di farci provare sensazioni a distanza, come un odore o una stretta di mano. (e.g.)

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