Per il giorno di San Valentino una piccola sonda sembra arrivare puntuale all’appuntamento con un asteroide chiamato Eros. Dopo la preziosa opportunità sfuggita l’anno scorso, il veicolo spaziale della missione Near della Nasa si è collocato sulla traiettoria dell’asteroide ed è pronto per l’incontro interplanetario con Eros, che prende il suo nome proprio dal giorno dedicato al dio greco dell’amore: il giorno di san Valentino. L’asteroide, lungo 35 chilometri e largo 13, esercita una forza di gravità appena sufficiente per rimanere legato alla sonda per l’intera durata della missione. Ma, assicura il direttore John Farquhar, “abbiamo abbastanza controllo sul fenomeno perché l’orbita non sia troppo instabile”. Una volta lanciata nello spazio, Near dovrebbe avvicinarsi lentamente a Eros a una velocità relativa di 30 chilometri orari e poi rallentare quanto basta per catturarlo. Ammesso che tutto proceda bene, gli strumenti registreranno le immagini, rilevando luce e raggi infrarossi, e analizzeranno i minerali in superficie. Gli scienziati sperano inoltre che la Nasa permetterà loro di atterrare sulla superficie dell’asteroide e poter imprimere le loro orme. Questo contribuirebbe infatti a determinare la solidità e la tessitura della pietra.