Dopo la fuoriuscita di petrolio dalla Iplom di Genova, è allarme uccelli selvatici in Valpocevera. Per prestare soccorso immediato agli uccelli vittime del petrolio, la Lipu ha pubblicato sul proprio sito un protocollo da seguire nel caso in cui si rinvenissero animali sofferenti per l’esposizione all’idrocarburo. A rischio, soprattutto germani reali, gabbiani reali e aironi, particolarmente vulnerabili nel mese della migrazione.
Il Protocollo di gestione degli uccelli vittime di disastri petroliferi per il soccorso della fauna selvatica colpita dalle fuoriuscite di petrolio nell’ambiente è a disposizione di volontari, enti o istituzioni impegnate nel soccorso. Il documento descrive nel dettaglio cosa fare se si rinviene un uccello colpito da petrolio: dall’uso di guanti alle norme di primo soccorso (pulizia del becco, degli occhi e delle zampe), da effettuare solo in caso non si riesca immediatamente a trasportare l’animale in un centro di prima accoglienza o recupero. Il protocollo si addentra poi nelle procedure di gestione sanitaria degli uccelli vittime di disastri petroliferi (dal problema dell’ipotermia alle procedure di lavaggio, riabilitazione e liberazione degli animali), mentre un capitolo è dedicato ai materiali necessari a un centro di prima accoglienza.
Il documento si completa con l’elenco dettagliato, con contatti e nominativi dei responsabili, dei centri di recupero della Lipu e altri Centri recupero in tutta Italia.
“Il disastro ambientale del Valpocevera, per il quale la Lipu si costituirà parte civile, avviene in un periodo delicato per la nidificazione di tante specie animali – commenta Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu – La moria di pesci sta mettendo in pericolo molti uccelli acquatici come anatre, soprattutto germani reali, gabbiani e aironi, che di pesci si nutrono, ma anche i passeriformi che vivono lungo i torrenti o in prossimità del mare.
“E’ l’ennesima brutta pagina di una storia che si ripete troppo spesso, per cattiva gestione, incuria o vero e proprio dolo. Abbiamo ancora in mente il disastro del dicembre 2014 a Maccarese, a Roma, con la fuoriuscita di kerosene dalle condotte di fornitura del carburante agli aerei di Fiumicino, i cui danni furono molto gravi, un incidente sul quale abbiamo presentato la settimana scorsa un nuovo esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
“Il nostro habitat è fragile – prosegue il presidente Lipu – non possiamo consentire che incidenti possano mettere in ginocchio la natura con ripercussioni gravi anche sui cittadini e l’economia. Il Governo, che ha sottovalutato il referendum sulle piattaforme petrolifere, apra almeno gli occhi sul tema della gestione della materia, che necessita di molta più accortezza e di norme più rigorose”.
Foto: Genova Rivarolo, germani reali nel torrente Polcevera, di CC BY-SA 3.0