Sono rimaste solo 75 balenottere azzurre nel Mar Antartico dei 250 mila esemplari stimati 60 anni fa. E nemmeno la situazione delle balenottere minori è confortante: nell’ultimo anno sono diminuite del 46 per cento. E’ quanto si legge nel rapporto della Commissione Baleniera Internazionale (Iwc), presentato in occasione dell’apertura dei lavori a Shimonoseki, in Giappone. Oggi alcuni rappresentanti di Greenpeace hanno protestato fuori dell’edificio dove erano riuniti i delegati dei paesi che aderiscono alla Commissione per protestare contro il comportamento del Giappone che vuole eliminare la moratoria a tutela delle balene approvata nel 1986, nonostante la specie sia a rischio di estinzione. Per ottenere la maggioranza dei voti all’interno della Commissione, denuncia un comunicato dell’associazione ambientalista, lo Stato nipponico farebbe leva sui voti di molti Paesi in via di sviluppo promettendo degli aiuti economici. Così mentre la delegazione italiana si è pronunciata contro la riapertura della caccia, l’atteggiamento della Norvegia, che ha condiviso le stime della Commissione Baleniera, non lascia ben sperare. “La sua storia ci insegna che continuerà a cacciare le balene piegando le regole della pesca alle esigenze commerciali”, ha commentato Domitilla Senni, direttore di Greenpeace.