È scomparso a 88 anni Francis Crick, uno dei più grandi biologi della seconda metà del XX secolo, scopritore insieme a James Watson della struttura del Dna. Crick, che era nato nel 1916 a Northampton, in Gran Bretagna, è deceduto a San Diego per un tumore al colon.
Il suo nome rimane legato allo studio pubblicato nel 1953 sulla rivista Nature, in cui lui e Watson (avvalendosi, senza debitamente riconoscerlo, del lavoro della cristallografa Rosalind Franklin) descrivevano il Dna come una molecola in forma di doppia elica capace di replicare se stessa. La scoperta valse ai due ricercatori il Nobel per la medicina nel 1962, e segnò l’inizio della genetica moderna e delle biotecnologie.
Dopo la scoperta della doppia elica, Crick contribuì ancora in modo decisivo alla decifrazione del codice genetico, ma studiò anche la struttura delle proteine e i virus dando importanti contributi. Dagli anni ‘80 in poi si dedicò soprattutto alla biologia teorica, proponendo una teoria sull’origine extraterrestre della vita e pubblicando un discusso libro, “The astonishing hypothesis”, in cui riportava alla chimica cerebrale la spiegazione del concetto di anima. (n.n.)