Il suo nome è 2003 Qq47 ed è l’asteroide che sta occupando le pagine dei giornali degli ultimi giorni. A scoprirlo è stato, lo scorso 24 agosto, un gruppo di scienziati statunitensi dell’osservatorio Lincoln Near Earth Asteroid Research Program (Linear) di Socorro, nello stato del New Messico (Usa). Che ha subito lanciato l’allarme: il 21 marzo 2014 il corpo celeste, che pesa 2.600 tonnellate, è largo 1,2 chilometri e viaggia a una velocità di 30 chilometri al secondo, entrerà in collisione con la Terra. Producendo la stessa energia di una bomba da 350 miliardi di tonnellate di Tnt. Ma dal Centro d’informazione britannico sui Neo (Near earth objects, oggetti vicini alla Terra) fanno sapere che le probabilità di collisione tra il nostro pianeta e l’asteroide sono molto basse; e peraltro tenderanno a diminuire ulteriormente quando, tra circa un mese, le misurazioni dell’orbita dell’asteroide saranno completate e si conoscerà precisamente la sua orbita futura. Per gli scienziati inglesi la probabilità che la collisione avvenga è di 1 su 909.000 (fe.n.)