La primavera è tempo di risveglio per la natura. Le piante manifestano il proprio entusiasmo per l’arrivo delle belle giornate riempiendo l’aria di polline che poi, volando ovunque, finisce anche nel naso e nei polmoni delle persone. Lo sanno bene, purtroppo, gli allergici, con il naso che comincia a pizzicare, a gocciolare e a chiudersi, gli occhi che diventano rossi per la congiuntivite allergica e per il respiro che può diventare difficile per l’asma. Ma difendersi dal raffreddore da fieno, almeno in parte, è possibile, adottando qualche piccolo accorgimento.
Quando uscire di casa
Gli alberi rilasciano il loro pollini soprattutto nella prima parte della giornata. La loro concentrazione può essere anche 10 volte più alta rispetto al pomeriggio. Per questo le persone che già sanno di supportare male un’aria del genere, è bene che cerchino di limitare al massimo le uscite mattutine, specialmente in zone erbose. In Italia esiste una rete di monitoraggio del meteo pollini, composta da 70 centri e coordinata dall’Associazione italiana di aerobiologia. I pollini vengono monitorati tra l’ultima settimana di gennaio e la prima di ottobre ogni anno, con la produzione di bollettini settimanali. Una cinquantina di centri collabora anche con la rete europea di monitoraggio pollinico attivo in tutte le 52 settimane dell’anno. L’Italia è suddivisa in sette aree climatiche, ciascuna caratterizzata da un diverso calendario pollinico.
Come comportarsi tra le mura domestiche
I pollini, è vero, si spargono nell’aria, ma anche la casa può diventare un serbatoio in cui si possono accumulare e dare sintomi anche quando fuori la loro concentrazione tende a scendere. Per evitare di impollinare anche le abitazioni, è quindi consigliabile togliere le scarpe prima di entrare in casa, evitare di far asciugare i panni all’esterno, non solo federe e lenzuola ma anche tutti gli altri abiti. In giornate particolarmente ventose potrebbero infatti coprirsi di polline, anche invisibile, che poi sarebbe respirato di continuo una volta indossati i capi.
Lavare via gli allergeni
Sempre con l’obiettivo di liberarsi dal polline raccolto all’esterno, le persone allergiche farebbero bene a fare una doccia dopo essere state all’aperto. Anche i capelli e la barba possono raccogliere molto polline, che deve essere lavato via.
Pronti a ricorrere ai farmaci
Se la difesa passiva non dovesse bastare, si può ricorrere a farmaci. Sotto consiglio del medico si potrebbero usare gli erogatori per combattere l’asma, i colliri per la congiuntivite a compresse antistaminiche o, se proprio serve, anche farmaci a base cortisonica.
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Credits immagini: kineyas/Flickr CC