La passione per le moto, la velocità ai limiti della follia, la documentazione fotografica, i record di sollevamento pesi e la cultura del corpo, la dipendenza da droghe allucinogene, le scalate pericolose alla ricerca dei propri limiti, le nuotate ossessive e rilassanti al contempo. E’ un Oliver Sacks che non ci saremmo mai immaginati, un eroe romantico e moderno a metà tra un personaggio di Hermann Hesse e uno di Jack Kerouac, quello che rivela “In movimento”, edizione italiana dell’autobiografia dello studioso di recente scomparso (Adephi 2015).
Continua a leggere