Si riaprono le controversie, a dire il vero mai placate, sulle sigarette elettroniche. Sono più o meno sicure del fumo di sigaretta tradizionale? Un ultimo studio, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine e commissionato dal Cancer Research Uk, afferma che chi utilizza da più di sei mesi e in modo esclusivo la sigaretta elettronica – i cosiddetti svapatori –, è molto meno esposto ad agenti chimici cancerogeni rispetto a chi consuma le sigarette tradizionali.
La ricerca è stata condotta da un team dello University College di Londra, che ha analizzato saliva e urine di 181 persone in cerca di sostanze chimiche ufficialmente riconosciute come cancerogene. “Quello che abbiamo scoperto è che l’uso della sola sigaretta elettronica ha come effetto una minor esposizione a tossine e cancerogeni” commenta Lion Shahab, uno degli autori dello studio.
I ricercatori, in particolare, hanno riscontrato nel corpo degli svapatori livelli significativamente più bassi di sostanze come acrilonitrile, butadiene, acroleina e Nnal, un agente chimico strettamente connesso all’aumento di rischio di tumore al polmone, che è risultato addirittura del 97,5% inferiore rispetto alle concentrazioni registrate nei campioni dei fumatori tradizionali. Una prova scientifica che, è bene sottolinearlo, non è ancora sufficiente a porre la parola fine alla discussione che ormai da anni vede gli esperti schierarsi pro o contro le sigarette elettroniche: l’unica certezza, al momento, è che la cosa migliore è smettere di fumare. Se gli scienziati londinesi, infatti, sembrano davvero convinti dei propri risultati, tanto da scommetterci la casa, c’è chi, come Stan Glantz della University of California di San Francisco, non risparmia critiche: “Si sa da molto tempo che le sigarette elettroniche abbassano i livelli di cancerogeni rispetto alle sigarette normali. Il vero danno causato dalle sigarette elettroniche è sul sistema cardiovascolare, perché incrementano il rischio di problemi al cuore e ai vasi sanguigni, e il rischio di altre patologie polmonari diverse dal cancro”.
Studi epidemiologici di questo tipo, in ogni caso, hanno dei limiti: maggiori dati sugli effetti reali delle e-cig rispetto al classico consumo di tabacco non saranno disponibili che tra molti anni. Secondo gli esperti, infatti, l’uso quotidiano di sigarette elettroniche è una pratica ancora troppo giovane per poterne valutare gli impatti sulla salute sul lungo periodo. Secondo gli esperti, infatti, l’uso quotidiano di sigarette elettroniche è una pratica ancora troppo giovane per poterne valutare gli impatti sulla salute sul lungo periodo.
Via: Wired.it