Si trova a una distanza di più di 60 milioni di anni luce da noi, ma a differenza delle altre galassie, NGC1052-DF2 non possiede materia oscura, ma solo quella visibile di stelle, polveri e gas. L’annuncio arriva dalle pagine di Nature e potrebbe aprire le porte a nuove teorie sull’origine delle galassie, spiegano gli autori a capo dello studio.
Sono passati 85 anni da quando l’astronomo svizzero Fritz Zwicky, ipotizzò la presenza di una massa invisibile, chiamata quindi materia oscura, perché non si riesce a vedere seppure dia notizia di sé perché si fa sentire, tramite i suoi effetti gravitazionali. Chiamandola in causa infatti si può giustificare il valore della massa di una galassia calcolato attraverso la sua velocità, per esempio.
In quasi un secolo di ricerca, si è visto che nell’Universo c’è molta più materia oscura di quella visibile: si stima che rappresenti circa l’85% della massa che viene misurata e la sua presenza è necessaria per spiegare moltissimi fenomeni del cosmo. La quantità di materia oscura presente in una galassia dipende dalla sua massa stellare: nelle galassie simili alla Via Lattea, per esempio, la massa oscura calcolata è circa 30 volte quella stellare, ma il suo valore può arrivare fino a 400 volte per galassie nane.
Inaspettatamente però il team di Pieter van Dokkum della Yale University, a capo della ricerca, ha scoperto che esiste una galassia globulare chiamata NGC1052-DF2, in cui non sembra esserci praticamente traccia di materia oscura. La scoperta è avvenuta in seguito all’osservazione di alcuni ammassi stellari presenti all’interno NGC1052-DF2 che si muovono con una velocità più bassa di quella ipotizzata. In base a questi valori è stata quindi calcolata la massa della galassia e il rapporto massa oscura e massa osservabile. Quel che è emerso è che la massa della galassia sembra attribuibile unicamente a quella delle stelle, delle polveri e del gas di DF2, mentre la materia oscura sembra quasi assente: è pari a circa a 1/400 di quella attesa.
I risultati ottenuti hanno portato i ricercatori a formulare varie ipotesi sull’origine della galassia e sull’assenza di materia oscura: la grande galassia vicina NGC1052 potrebbe aver avuto qualche influenza su DF2, o eventi come una massiccia formazione stellare potrebbero aver impoverito la galassia della materia invisibile.
Oltre la formulazione di nuove ipotesi però la scoperta fatta su NGC1052-DF2 ha dimostrato anche che la materia oscura può esistere disgiunta dalla massa stellare, e la presenza di molti oggetti simili a questa galassia nell’Universo, da studiare, fa pensare che alcune pagine sull’origine delle galassie dovranno essere riviste.
Riferimenti: Nature