Continua la saga delle scoperte che delineano un Neanderthal artista: dopo una serie di dipinti e manufatti ritrovati in alcune caverne in Spagna e risalenti al periodo in cui i nostri cugini popolavano l’Europa, arriva infatti una nuova scoperta che, secondo i ricercatori, potrebbe confermare che l’espressione attraverso i simboli era già una parte importante della cultura di questi ominidi.
Segni di un Neanderthal artista?
La scoperta consiste in una scaglia di selce – un tipo di roccia composta di silice – risalente al Paleolitico Medio, e ritrovata in una caverna che prende il nome di Kiik-Koba, in Crimea. Questa pietra, potenzialmente cesellata a mano da un Neanderthal artista, è stata descritta in uno studio pubblicato su PLOS ONE e condotto dai ricercatori della University of Bordeaux, guidati da Ana Majkic.
Manufatti di pietra così decorati sono particolarmente importati per capire lo sviluppo e le origini della cultura e delle capacità cognitive degli esseri umani. Incisioni nella parte esterna di scaglie di selce o chert (un tipo di quarzo) risalenti al Paleolitico Medio ed Inferiore sono infatti stati ritrovati in diverse aree in Europa e nel Medio Oriente.
Tuttavia, si chiedono gli scienziati, il si tratta di una decorazione intenzionale da parte di un Neanderthal artista o di un graffio accidentale? Per rispondere a questa domanda, Majkik e i suoi colleghi hanno ideato un modello che permette ai ricercatori di classificare la struttura e il tipo di incisioni presenti su uno specifico reperto e di risalire, quindi, a una lista di potenziali cause del disegno sulla roccia.
Prova di Neandertal
Per capire se un’incisione è intenzionale o accidentale, il modello prende in considerazioni diversi fattori, come ad esempio la materia prima, che a sua volta può essere classificata in base ad altri fattori, quali provenienza, colore, e qualità, tipo di strumento utilizzato per inciderla (legno, osso o pietra), movimenti che possono aver provocato il taglio e la sua direzione. Ad esempio, un’area graffiata in modo irregolare sulla superficie di un pezzo di selce supporta con l’ipotesi che essa sia stata tagliata accidentalmente durante la sua pulizia e non decorata in modo intenzionale.
Questo metodo è stato applicato dai ricercatori di Bordeaux sulla scaglia di selce, datata attorno a 35mila anni fa, in un periodo in cui in quell’area vivevano i Neanderthal, probabili autori dell’incisione su questa pietra. In seguito ad un’analisi microscopica ed un confronto con il nuovo modello ideato, il team ha concluso che le decorazioni erano intenzionali e che inoltre hanno inoltre una certa abilità motoria e un’attenzione al dettaglio non indifferenti. E questi disegni potrebbero avere un significato simbolico o un intento comunicativo.
Se tale interpretazione è corretta, sottolineano gli autori, questo reperto andrebbe ad aggiungersi alla lista di prove di un Neanderthal artista, del fatto cioè che i nostri cugini utilizzavano un linguaggio simbolico, che dunque non sarebbe stato prerogativa dei cugini sapiens.
Riferimenti: PLOS ONE