Rovine di un’antica città sono state rinvenute a Hamoukar, un paese del nord est della Siria, vicino al confine con l’Iraq. Secondo gli archeologi la scoperta indicherebbe che la diffusione territoriale delle prime società civili è stata molto più ampia e antica di quanto non si pensasse. In particolare i resti siriani dimostrerebbero che altre società urbane sorsero in modo indipendente dalle più famose città stato della Mesopotamia, nell’attuale sud dell’Iraq. “Dobbiamo riconsiderare le nostre idee sugli inizi della civilizzazione, spostando le datazioni ancora più indietro” afferma McGuire Gibson, dell’Istituto Orientale dell’Università di Chicago, che ha presentato a Copenaghen la ricerca compiuta in collaborazione con il Syrian Directorate General of Antiquities. “Questo potrebbe significare che città ben organizzate sorsero ancora prima dell’invenzione della scrittura e della comparsa di altri fenomeni con cui identifichiamo la civilizzazione”. La città, battezzata Tell Hamoukar, si sviluppò tra il 4000 e il 3700 a.C. con un’estensione di circa 200 ettari. Gli scavi hanno rivelato prove di produzione di cibo su larga scala, come per esempio i resti di grandi forni per cuocere il pane, grosse pentole e ceramiche, oltre a particolari “stampini”, anche a forma di animali, che apparentemente servivano a stabilire la proprietà degli oggetti. (m.be.)