Il primo telefono Umts italiano ha squillato oggi a Roma dalle parti dei giardini di Villa Borghese durante la prima dimostrazione pubblica nel nostro paese della nuova tecnologia. Umts è lo standard per le telecomunicazioni wireless che nei prossimi anni affiancherà l’attuale rete Gsm. Ma anziché i “miseri” 9,6 kbit al secondo, sufficienti per comunicazioni a voce e poco di più, Umts trasmetterà i dati a velocità che potranno raggiungere i 2 megabit al secondo, cioè circa 200 volte più veloce. Accanto alla voce, potranno così arrivare immagini, interi filmati, pagine web, musica, aprendo davvero la porta del tanto atteso “Internet tascabile”. “Al contrario del Gsm, dove la larghezza di banda attribuita a ogni terminale è fissa, nell’Umts essa viene assegnata in base alle diverse esigenze dell’utente”, spiega Guido Gironda, dirigente di Alcatel che ha effettuato la dimostrazione, “chi sta solo telefonando avrà una banda stretta, chi invece vuole trasmettere un video ne avrà una più larga”. La telefonata dimostrativa è partita da un furgoncino attrezzato che si spostava nel traffico romano ed è giunta a un Tir che simulava la stazione ricevente. Sono stati così trasmessi una videotelefonata a 64 kbit e un video di qualità amatoriale a 384 kbit. Ora Alcatel procede a tappe forzate preparandosi a contribuire alla costruzione della nuova struttura Umts: entro la fine dell’anno verranno installate le prime stazioni sperimentali fisse, entro il la metà del 2001 Alcatel inizieranno le attività commerciali vere e proprie, mentre per gli utenti finali i primi servizi Umts sono previsti per l’inizio del 2002. (a.l.)