HomeVitaIn Italia Jane Goodall, ambasciatrice degli scimpanzé

In Italia Jane Goodall, ambasciatrice degli scimpanzé

di
Marina Bidetti

E’ in questi giorni in Italia Jane Goodall, l’etologa che ha dedicato la sua vita allo studio dei primati, soprattutto degli scimpanzé, e alla loro salvaguardia. La studiosa è venuta per promuovere e sostenere l’attività della sezione italiana dell’Istituto di ricerca sui primati che porta il suo nome e resterà nel nostro paese dal 3 al 4 maggio. Oggi la Goodall sarà al Centro Tutela Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone, a Sasso Marconi Bologna, per illustrare gli obiettivi dell’Istituto, domani a Bari, presso l’Università, terrà invece una conferenza sugli studi in corso e sulla conservazione dell’habitat degli scimpanzé e di altri animali minacciati di estinzione. Con i suoi studi condotti a partire dagli anni Sessanta nel Parco Nazionale di Gombe, in Tanzania, la Goodall ha dimostrato che gli scimpanzé possono ragionare e risolvere semplici problemi, costruire e usare utensili, provare emozioni simili alle nostre, hanno una complessa vita affettiva e un certo grado di autocoscienza: tutti comportamenti ritenuti in precedenza esclusiva caratteristica dell’uomo. Ambasciatrice nel mondo della causa degli scimpanzé, l’etologa ha spesso denunciato le problematiche legate alla cattività di questi animali negli zoo, la caccia per le loro carni e l’uccisione delle madri per la cattura dei piccoli, destinati al traffico illegale come animali domestici, da esibizione e da esperimento. Un fenomeno quest’ultimo al quale non è estraneo il nostro paese. Un censimento concluso di recente dalla sezione italiana del Jane Goodall Institute registra infatti la presenza presso strutture pubbliche e private di 50 scimpanzé, 22 dei quali provengono da sequestri compiuti dal Servizio Cites (la convenzione Onu per la protezione delle specie a rischio) del Corpo Forestale dello Stato. (m.b.)

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