Perché la carezza di una persona amata può provocare sensazioni così forti? La risposta, secondo un gruppo di ricercatori svedesi, è in alcuni nervi specializzati, presenti nella nostra pelle, che stimolano una sensazione piacevole in risposta alle carezze. In uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, Håkan Olausson e i colleghi in Svezia e Canada hanno esaminato una paziente che aveva quasi completamente perso il senso del tatto. La maggior parte delle sensazioni tattili sono trasmesse da una rete di nervi ‘veloci’, che conducono segnali a 60 metri al secondo, e che la donna aveva completamente perso a causa di una disfunzione. Esiste tuttavia un sottogruppo di nervi specializzati (chiamati fibre C-tattili, CT), ‘lenti’ (solo un metro al secondo) di cui sinora si ignorava la funzione, e che nella donna erano rimasti intatti. La paziente, pur essendo del tutto insensibile al contatto, al solletico o alle vibrazioni, avvertiva una pressione piacevole quando il suo braccio veniva accarezzato dalle setole di un pennello. Le immagini del cervello ottenute con la risonanza magnetica hanno rivelato che la carezza attivava regioni della corteccia cerebrale coinvolte nelle sensazioni emotive. Poiché quelle fibre erano gli unici nervi rimasti nella pelle della paziente, i ricercatori hanno concluso che sono proprio questi i sensori degli aspetti emotivi del tatto. (n.n.)