Scatterà dal 2009 il divieto di testare i cosmetici sugli animali e di commercializzare con i Paesi non appartenenti all’Unione Europea i prodotti di bellezza non a norma. E’ questo il limite di tempo imposto alle case produttrici dall’intesa sul testo della nuova direttiva raggiunta dai membri del Consiglio dei ministri dell’Unione e l’Europarlamento. La data del 2009 sarà condizionata però dai risultati degli studi sui metodi alternativi e, a tale scopo, verranno potenziati gli investimenti per la ricerca. “Una grande vittoria in favore degli animali”, secondo Hans Christian Schmidt, ministro danese dell’ambiente; una vittoria tuttavia solo a metà, visto che, nel giugno scorso, si era pensato che la fine del 2004 potesse essere un tempo sufficiente per mettere al bando questo tipo di sperimentazione. Ancora milioni dunque gli animali che, da qui al 2009, verranno torturati nei laboratori di cosmesi. Secondo quanto concordato a Bruxelles, dal 2009 potranno passare da sei a dieci anni dall’adozione della nuova direttiva, prima che trucchi, saponi e deodoranti testati sugli animali verranno tolti dal commercio, se nel frattempo la ricerca non avrà messo a punto valide tecniche alternative. Per alcune delle quali, secondo gli esperti, sarebbero necessari addirittura 15, forse 20 anni di lavoro. (d.d.v.)