Un team di fisici statunitensi ha osservato per la prima volta la formazione di un nucleo di elio e di una particella subatomica, il pione, a seguito della fusione di due nuclei di idrogeno pesante. Un evento molto raro e dovuto a una piccola ma importante violazione di quella che in fisica è nota come simmetria di carica. Proprio una tale violazione ha permesso all’idrogeno di sopravvivere dopo il Big Bang, rendendo così possibile l’esistenza delle stelle e della vita sul nostro pianeta. La scoperta, realizzata dai ricercatori dell’Indiana University Cyclotron Facility di Bloomington sotto la guida Edward Stephenson, è stata annunciata nel corso del meeting dell’American Physical Society, a Philadelphia. Un effetto della violazione della simmetria di carica è che i neutroni, privi di carica elettrica, sono leggermente più pesanti dei loro partner all’interno del nucleo di un atomo, i protoni, dotati invece di carica elettrica positiva. Come conseguenza, i neutroni, una volta isolati, decadono (si trasformano) in protoni dopo una decina di minuti. Nei loro esperimenti, i fisici di Bloomington hanno indotto la formazione di pioni su un bersaglio di idrogeno pesante, nel quale poi rivelatori estremamente sensibili hanno permesso di evidenziare i nuclei di elio prodotti. Lavorando di continuo per due mesi, i ricercatori americani non hanno osservato più di cinque eventi al giorno. Tuttavia, ha sottolineato Stephenson, i dati raccolti saranno sufficienti per consentire agli scienziati di verificare le loro teorie sulla violazione della simmetria di carica. (f.to.)