Il plancton può scappare, ma non può nascondersi dagli squali giganti. Una ricerca pubblicata sul “British Ecological Society’s Journal of Animal Ecology” afferma che il comportamento degli squali giganti è condizionato dalla profondità delle acque e dagli spostamenti dello zooplancton. Infatti in particolari condizioni ambientali gli squali hanno modificato il loro stile di vita. Lo squalo gigante, inoffensivo per gli esseri umani, è il pesce più grande del mondo che si alimenta filtrando il plancton con l’enorme bocca. Può da filtrare più di 2.000 tonnellate di acqua all’ora, l’equivalente di una piscina olimpica. La ricerca condotta sul Cetorhinus maximus da David Sims della Marine Biological Association, si è svolta in mari diversi: lo spazio d’acqua subito fuori Plymouth e i mari di Irlanda e di Scozia. L’analisi ha mostrato come l’abitudine dello squalo di vivere di giorno sul fondale e di emergere di notte, si è invertita nei mari più profondi di Irlanda e Scozia. Secondo gli studi questo è avvenuto in quanto gli squali hanno seguito le migrazioni verticali dello zooplancton, che a sua volta assume questo comportamento per difendersi e sfuggire ai predatori. (f.mu.)