HomeSaluteAnoressia da parto

Anoressia da parto

La probabilità di sviluppare disordini dell’alimentazione in età adulta è maggiore per i bamibini e le bambine che sono nati con un parto difficile. Il legame fra nascita e anoressia e bulimia è stato individuato da uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Padova. In particolare, l’anemia della madre e problemi legati alla placenta sono le condizioni che aumentano il rischio del bambino di sviluppare anoressia nervosa. Il gruppo italiano ha preso in considerazione la storia clinica, e quindi le condizioni alla nascita, di 114 donne anoressiche, 73 bulimiche e di un gruppo di controllo formato da 554 donne della stessa età ma senza disturbi dell’alimentazione. L’anoressia è risultata connessa a problemi cardiaci nel neonato, bassa temperatura corporea, tremori e una risposta scarsa agli stimoli. La necrosi di alcuni tessuti della placenta, difficoltà iniziali alla nutrizione, altezza e peso inferiori alla media nel nascituro sono invece risultati associati ai casi di bulimia nervosa. Anche il numero delle complicazioni è stato considerato: nei casi in cui i disturbi sono stati più di cinque i neonati hanno sviluppato i disordini alimentari in media a 16,3 anni; in quelli in cui le complicazioni erano di meno l’esordio dell’anoressia è stato in media a 17,5 anni. Nei casi seguiti in cui il parto è stato regolare le ragazze che sviluppavano anoressia lo hanno fatto a una media di 18,8 anni. “Questo tipo di relazione”, ha scritto Angela Favaro su Archives of General Psychiatry, “è considerata una prova del legame causale e indica che i difetti dello sviluppo neurologico possono essere implicati nello sviluppo dell’anoressia nervosa”. (l.g.)

RESTA IN ORBITA

Articoli recenti