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Richiamando i colori

Attraverso una stimolazione magnetica non invasiva, i ricercatori dell’Università dell’Essex, in Gran Bretagna, sono riusciti a far percepire il colore rosso a un paziente, nonostante la sua corteccia visiva primaria (V1) fosse danneggiata. Quando la V1 subisce delle lesioni, infatti, si perde la capacità di percepire i colori. Juha Silvanto, che ha guidato lo studio pubblicato su Current Biology, ha però dimostrato che potrebbe essere possibile ripristinare, almeno in parte, questa abilità.

Il metodo della stimolazione magnetica transcranica (Tms) era stato già usato in passato per stimolare intere regioni della corteccia cerebrale. Il merito del gruppo di Silvanto sta nell’aver applicato la tecnica a popolazioni specifiche di neuroni, scoprendo che questa agisce particolarmente proprio sulle aree meno attive. Nel caso studiato dai ricercatori inglesi, il paziente aveva soltanto uno dei due emisferi danneggiato: la capacità di percepire i colori mancava quindi solo in metà del campo visivo.

Al volontario è stato chiesto di fissare il colore rosso su uno schermo. Dopo un certo periodo di tempo, i neuroni responsabili della visione del rosso sono diventati meno attivi. A questo punto i ricercatori hanno applicato la tecnica a entrambi gli emisferi, quello danneggiato e quello sano. Come conseguenza della stimolazione, il paziente è stato in grado di percepire, in modo cosciente, il colore rosso anche nella parte danneggiata. (s.m.)

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