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Quelle infezioni evitabili

Sono circa cinquecento milioni le persone nell’Africa sub-sahariana colpite dalle cosiddette “malattie tropicali neglette” (neglected tropical diseases, Ntd). Sono malattie estremamente debilitanti e spesso mortali, e sono per l’85 per cento infezioni per le quali esistono medicine e trattamenti. Un studio pubblicato da PLoS Neglected Tropical Diseases, mostra quanto poco basterebbe per tenerle sotto controllo.

La prevalenza di questo tipo di infezioni provocate da vermi quali nematodi, trematodi e cestodi (vermi ad anello, piatti e a nastro) è diminuita ovunque nel mondo tranne che nell’Africa sub-sahariana; qui quasi un terzo della popolazione è colpita, soprattutto i bambini in età scolare e le donne in stato interessante, riportando spesso gravi deficit fisici e mentali. Per avere un’idea di quanto queste patologie compromettono la vita delle persone basti pensare il loro impatto sulla qualità di vita è doppio rispetto a quello della tubercolosi.

“È un dato sconvolgente, soprattutto se si considera che esistono trattamenti efficaci. Basterebbero tra i duecento e i cinquecento milioni di dollari all’anno per cinque anni per ridurre drasticamente la loro diffusione. Un minimo investimento per un guadagno enorme”, ha spiegato Peter Hotez, coautore dello studio, presidente del Sabin Vaccine Institute e professore della George Washington University.

Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, intervenire per bloccare queste infezioni potrebbe anche avere una ricaduta positiva nella lotta contro malaria e l’Aids. Spesso, infatti, le Ntd colpiscono persone affette da malaria e peggiorano il decorso della malattia; inoltre, la schistosomiasi, un’infezione provocata da vermi trematodi che causa circa trecentomila morti ogni anno, provoca lesioni genitali che aumentano la suscettibilità delle donne all’Hiv. (c.v.)

fonte: PLoS Neglected Tropical Diseases doi:10.1371/journal.pntd.0000412

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