Quanto a effetto serra, non si poteva star tranquilli neanche nel Giurassico. Lo sanno bene i dinosauri erbivori del tempo che sembra emettessero metano al pari di tutte le fonti attuali, antropiche e naturali messe insieme. Parliamo di ben 520 milioni di tonnellate l’anno, secondo i calcoli di tre esperti – uno di ecologia e fisiologia animale, uno di paleoclima e uno di modelli ambientali. Si tratterebbe di un’ipotesi plausibile, tanto che a pubblicarla è una rivista seria come Current Biology, con il titolo: Il metano prodotto dai dinosauri sauropodi potrebbe aver aiutato il riscaldamento climatico del Mesozoico?.
L’ecologista è un nome noto nel suo ambiente: Graeme Ruxton dell’Università di St. Andrews, in Scozia. Insieme a Dave Wilkinson della Liverpool John Moores University, Ruxton è partito da questa osservazione: se oggi i processi digestivi delle mucche producono abbastanza gas serra da interessare i climatologi, quanto potrebbero aver contribuito i giganteschi sauropodi alla temperatura della loro atmosfera? Così hanno contatto Euan Nisbet dell’Università di Londra per fare insieme qualche calcolo.
Come accade per i ruminanti, i batteri che permettono la digestione di piante ed erba producono giocoforza metano (oggi si stima un’emissione tra 50 e 100 milioni di tonnellate l’anno). Ovviamente non ci sono animali viventi assimilabili ai sauropodi oggi giorno, e quello che sappiamo sul loro conto è conseguenza di attenti studi sui fossili che portano a congetture più o meno probabili. In particolare, i tre ricercatori non possono dire con certezza in quale misura soffrissero di flatulenza; ecco, quindi, come hanno ragionato.
Prima di tutto hanno quantificato il rilascio di metano di alcuni erbivori viventi per poi comparare queste quantità con la taglia. Sembra, in effetti, che il gas emesso possa essere estrapolato dal solo peso dell’animale. I ricercatori hanno poi preso il peso medio di un sauropode (circa 20 mila chili) e hanno moltiplicato la rispettiva quantità di gas per la popolazione mondiale stimata (si pensa che intorno a 150 milioni di anni fa la densità variasse da pochi individui a poche decine di individui per chilometro quadrato).
Gli errori potrebbero modificare il risultato di un fattore 2. Ma se i calcoli sono corretti, significa che questi bestioni contribuivano non poco a riscaldare il pianeta, aumentandone la temperatura di circa un grado centigrado, secondo quanto ha detto a New Scientist David Beerling dell’ Università di Sheffield.
Per il paleontologo, Paul Barrett del Natural History Museum di Londra, altri dinosauri potrebbero aver contribuito al clima della Terra. I sauropodi erano molto comuni nel Giurassico, ma le temperature più alte si registrano nel Cretaceo.
Per ora si è capito, comunque, che “un semplice modello matematico suggerisce che i batteri dei sauropodi possano aver prodotto abbastanza metano da avere un impatto non indifferente sul clima del Mesozoico”, come ha sottolineato Wilkinson.
“Quello che i nostri semplici calcoli mostrano è che è una reale possibilità”, precisano gli autori dello studio: “Non stiamo dicendo che è successo davvero. Per quello servirebbe molto più lavoro e potrebbe anche essere impossibile da fare senza una macchina del tempo”.
via wired.it
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