
Le persone obese potrebbero avere un maggior rischio di sviluppare la sclerosi multipla (Sm). A sostenerlo è una ricerca apparsa su Plos Medicine del Jewish General Hospital, in Quebec (Canada).
La sclerosi multipla è una malattia neurologica progressiva che può portare a invalidità e morte, e comporta lesioni alla mielina, membrana che riveste i nervi del midollo spinale e del cervello. In Italia sono circa 110 mila le persone affette da SM, di cui il 50% sotto i 40 anni. Attualmente i trattamenti disponibili hanno solo effetti modesti sulla malattia e i suoi sintomi, evidenziando così l’urgenza e l’importanza di individuare misure preventive.
Per indagare e capire se l’obesità possa essere associata a un maggior rischio di sclerosi multipla, il team ha effettuato uno studio randomizzato in grandi insiemi di dati di popolazione, scoprendo che un cambiamento dell’indice di massa corporea da sovrappeso a obeso (equivalente a una donna adulta a un aumento di peso di circa 70 kg a oltre 80 kg) è associato a un incremento di circa il 40% del rischio di sclerosi multipla.
“L’età media di insorgenza di sclerosi multipla è 28-31 anni”, spiegano i ricercatori. “I risultati di questo studio dovrebbero fornire un’ulteriore motivazione per combattere i crescenti tassi di obesità giovanile tramite l’attuazione di interventi da parte delle comunità e delle scuole al fine di promuovere l’attività fisica e una migliore alimentazione”.
Riferimenti: Plos Medicine http://dx.doi.org/10.1371/journal.pmed.1002053